Nuvole Bianche

White_Clouds_by_ThirtyNinthCherry

Seduto sul sedile posteriore della Yaris, ammiro il cielo. Nuvole bellissime lo attraversano come velieri, e non c'è niente di meglio.
Radio3, Ludovico Einaudi live.
È la musica delle medie, quando uscivo a camminare e sentivo la mia vita rimbombarmi attorno. Pensavo che, se la mia vita fosse mai stata un film, quella sarebbe stata la colonna sonora.
Era un pezzo che non l'ascoltavo. Ricordo ancora la prima volta che sentii quel brano. A casa, un pomeriggio di primavera. Piansi, forse.
Oggi quelle note, pur nella loro malinconia, mi evocano una dolcezza, una quieta solitudine che posso dire quasi felicità.
Quei cinque minuti hanno reso leggera, eterea la giornata. Mi hanno in un certo senso estraniato da tutte le preoccupazioni. Come una nuvola, quasi.

Un pomeriggio sprecato, in gran parte, tra Moto GP e Formula1.
Ciò che da senso alla tua giornata è quanto sei riuscito ad amare. Ed io me lo chiedo davvero, il senso di questa giornata, quale sia stato.
Sto leggendo, quasi galeotto, il tuo libro. Sul biglietto hai scritto: "Un libro che mi ha fatto pensare a te".
Non capivo perché, davvero.
Fino ad oggi.
Oggi, su quel libro, ho trovato pagine che ho sentito quanto mai più vicine a me.
E ti rivedo, Fermina Daza, camminare decisa, cordiale, ma imperscrutabile. Così donna e così bambina.
Frasi, parole. Frammenti. Ciò che resta. Non malinconia, non un momento in particolare. Parole, parole tra noi.

Mi alzo e scendo le scale. Il computer ronza fedele, e con qualche clic sono qui a scrivere. Per chi, non lo so. Non per me, suppongo. Se così fosse avrei preso il diario. Non credo di scrivere per qualcuno in particolare. Penso. Scrivo.
Riorganizzare i pensieri in parole, ed organizzare parole in frasi. Poi ancora frasi in periodi di senso compiuto.
Creo ordine. Ecco perché scrivo. La penna per me è come il machete per il serial killer.
Scrittura come sfogo, ma anche come strumento di riflessione.
Scrivo solo, sempre. Per me, scrivere è solitudine.

Certe volte vorrei rompere. Con tutto, con il mondo. Fare qualcosa che si fa solo nei film, nei video su MTV. Correre sotto la pioggia, buttarmi in piscina con anche le scarpe. Un cuore di cioccolato sul banco di una ragazza carina.
Poi mi chiedo cosa abbia più senso.
Le "regole", o no.

Music  Ludovico Einaudi - Nuvole bianche
  Jovanotti - Fango

Alones

AlonE_by_el_billo 
Torno a casa, solo.
Il cielo, a tratti limpido, sopra il paese si condensa in nubi basse, come una pennellata grigia. L'aria è ferma, pesante.
"Gocce, gocce di acqua!!" - chiede la mia anima assetata. Mi accorgo di stare fissando l'asfalto, che mi lascio dietro ad ogni passo. Mi accorgo cercare gocce cadute in ogni sassolino scuro. Sguardo basso. Come se avessi paura del mondo, delle persone.
E non capisco, non capisco davvero un cazzo.
Sono felice?
Certo, ovvio che sono felice
Perché dovrei essere triste?
"Sorridi, allora"
Sorrido. Ma è una maschera scomoda, che non fa respirare. Sorridere sì, ma per qualcuno. Per rassicurarla, per dirle: " Non ti preoccupare, tutto ok. Davvero" Sorridere per non parlare, non dover spiegare. Per non muovere pietà.

"You don't have to force your smile for anyone... It's okay to smile... for yourself..."


Sera. Seduto in riva al fosso, seguo i rospi saltellare. Grigio, è lo sguardo, il colore. Quando non sai più per quale motivo ti alzi la mattina, e vivi alla giornata. Quando alla sera, sul fosso, sul balcone, capisci di aver buttato un'altra giornata. Non penso, come Leopardi, che la gioia sia solo la cessazione della tristezza. Al contrario.
Però vorrei aprirmi il cervello, urlare, schiantarmi o volare. Vorrei Vivere. Ed invece non trovo neppure la forza di avvicinarmi a chi vorrei conoscere. E trovo anche il modo di giustificami.

Domani dovrei saltare le prime due ore, e farmi un giro con Nicola. Abbiamo molto in comune.
Lasciando stare l'idea politica, quello che mi sembra essere più affine è il fatto che, a differenza di Pier, di Baso, che sono ragazzi, noi siamo sicuramente molto più adulti. Ma anche molto più bambini. Senza via di mezzo.
Negli interessi, nel modo di vedere la vita ci accomuna una visione abbastanza chiara.
Mentre, parlo per me, nei rapporti con le persone una giocosità, una timidezza, che solo un bambino ha.
Forse non è nemmeno troppo strano.

Vorrei scrivere, parlare. Ma non riesco a scrivere.
Scrivere come liberazione, come un serial killer colpisce la sua vittima sì, posso farlo. Mania, psiche...
Le idee, quelle no, quelle non le compongo in frasi. Restano meno di pensieri, polvere tra i sassi.

Ti evito, ancora. Non ci guardiamo. Tu non mi cerchi. Probabilmente ho ragione, non ti interessa davvero. Sei un'ipocrita, te l'ho sempre detto. "Parlami, cazzo!" Ma se è stato solo un gioco per arrivare a lui, io sono sempre stato una pedina. No, non lo accetto. Mi fidavo di te. Troppo, per non accorgermi del tuo scarso interesse. Basta. Tre mesi possono sembrare pochi. Probabilmente no, non lo sono.

Finirà, non deve mancare molto. Spero sempre nell'aiuto esterno, e in qualche ora di sonno in più. Il sole, la spiaggia. Certo, ci sono tutti i presupposti per una bella estate, come per una deludente. Dipende da me.

Music Aqua Times - Alones