Photobooth





















L'acqua salata di Marina Serra.
Scivolare sui binari come se fosse la cosa più logica da fare: profumo di trucioli tra le pagine di un libro nuovo.
Il sole caldo fuori dal sottopassaggio e la valigia pesante, sei scomparsa dal finestrino come le nuvole di domenica sera, gocce pesanti sulla terra secca. Fango rosso ruggine, labbra salate, a presto.

La stazione di Pedaso buttata lì, che quasi galleggia sul mare.
Il cielo grigio e la sabbia chiara.
Tanti sassi e poche erbe selvatiche.
Persone sedute che guardano il mare come in un gigantesco drive-in.
Come quella storia del pittore che dipingeva il mare col mare, quel racconto mai finito.

I campeggi sovraffollati e tutte le foto che avrei voluto fare.
Ho ancora qui i sassi che mi mettevi in tasca.

Death Cab for Cutie - 405