Teenage Wasteland

I giorni passano e non ho mai un po' di tempo in cui fuggire dall'inquietudine. È passare la maggior parte del tempo sprecandolo, e il restante a dare testate contro il muro per averlo sprecato. Almeno c'è Taz, con queste sue pillole che dall'alto dei suoi 20 anni mi illuminano. Il problema è questo. Ci metto un'ora e mezza prima di aprire il libri, e quando lo faccio non ci sto sopra, veramente. Stanchezza, già. Certo, c'è anche quella. Ma è facile scaricare tutti i problemi così. Come succede in Italia oggi. Scarichiamo i problemi sugli immigrati, sui politici, sull'inflazione... il problema siamo noi, nello specifico il problema sono io. Che non riesco, non voglio spendere fino all'ultimo fottuto Joule di energia, sbattermi come un uovo per ottenere cio che voglio. E la spiegazione è semplice. Non lo so. Ho perso gli obiettivi a lungo termine. Certo, so che la prossima settimana c'è il compleanno di Filo, so che vorrei andare al mare e che domani ho la verifica di matematica e non ho ripassato un cazzo. E la giustificazione non sta nella filosofia moderna della "Gioventù Bruciata". No, mi piace la scuola. Non mi piace correre sempre e non avere nessuno con cui condividere davvero quei momenti felici sempre più rari.
È il final rush. Ancora poco, un mese, e poi sarà finita, mi dico. Ma cambierà davvero? Ma dopo l'estate, cosa mi resterà?
Sicuramente ho una serie di situazioni sgradevoli abbastanza accavallate. Non è una questione di pessimismo, e così e basta. Ne verrò fuori. Ne verremo fuori.
Perchè certe cose si superano insieme.

Music  The Who - Baba O'Riley

Imperfect

Dust_by_Goniaczek
Guardo fuori e non so bene come vada, la stagione. Un tempo imprevedibile.
Vorrei vivere un po' così. Senza pensare troppo alle conseguenze delle mie azioni, senza temere di abbandonarmi ad uno sguardo o ad un abbraccio. Inutile.
Non ci riesco. Qualcosa là dentro me lo impedisce, fisicamente. Abbasso lo sguardo, l'abbraccio diventa qualcos'altro di indefinito, e mi ritrovo a vagare per i corridoi della scuola seguendo non si sa bene cosa.
Cio che dispiace è di addormentarsi la sera snetendosi incompleti, come se qualcosa ti risucchiasse tutte le energie, le passioni. Stanchezza, già. Certo, ce n'è anche di quella.
E poi sento la voglia di dire qualcosa e di non trovare le parole per riuscirci.
Mi sento inadeguato a qualsiasi cosa, mi sento costretto a mettere insieme parole di altri per trovare le mie. E m spremo su questa tastiera, sudo ogni lettera non so neanche per chi. E poi , per una volta, la prima volta attendo l'estate. Non solo come liberazione dall'onere scolastico (che, ora come ora, mi fissa dal tavolo) ma anche per rivedere le magiche creature con cui ho trascorso quella scorsa.
Già, l'estate. Tremila cose da fare e il tempo non sembra bastare: stare al mare, adare in vacanza, a Mirabilandia, andare alla festa dell'Unità, lavorare... e qui di solito il mio ragionevole encefalo si rifiuta di ragionare ancora e va in cortocircuito, proponendo pensieri idioti del tipo "Intanto Studia" oppure "Cosa faccio per cena?". O era mia mamma?
E ogni volta, mi dico: ok è passato un anno le puoi anche parlare, chiudila con questo stupido silenzio. Oppure: adesso la saluti e ti presenti. E il fottuto raziocinio mi dice "no, sembreresti un pirla." Peccato che non mi sovvenga in altre occasioni.
E ciò che resta è uno stupido motivetto Jap-pop.

Music Akeboshi - Wind