Luci

Fermiamo la macchina al limitare.
Attorno il grano bagnato di verde è ormai maturo, attorno un abbraccio di querce secolari ci fa ombra da un cielo ormai scuro.
Costruiamo una casa tra i campi.
Attorno, più giù, un letto di luci dimenticate accese da chi abita nei condomini delle città.
Chiudo il cancello e ti porto giù al buio, un prato di menta tra i filari.
Abbracciamo un vecchio albero, penso che sei vicina sempre.
Le lucciole si accendono sempre insieme, dico.
È vero, dici. Tu mi porti sempre in dei posti bellissimi, Filippo.
Io penso al cielo strano di Aprile. Penso alla pioggia, penso alle strade di campagna che ci separano, che ci uniscono. Penso al rumore dell'asfalto sotto le suole umide, alle gocce sul parabrezza, alla mia mano sulla tua schiena. Penso a questo, e ad altre mille cose.
Attraverso scarpe le spighe mi pizzicano i piedi.
Ti guardo e ti sorrido, e basta.

Sigur Rós - Fjögur Píanó