The First Day of Spring


"Questa storia incomincia il primo giorno di primavera.
Primavera non viene quando vogliamo noi, viene quando il sole, con le punte di fuoco dei suoi raggi, riesce a fare il primo buco nella coperta grigia del cielo ricamata di nuvole, sotto la quale dormono le cose della terra tutto l'inverno.
Quel mattino un raggio più forte degli altri, spingi e spingi, scalda e scalda, forò la coperta grigia, passò di corsa attraverso il buco e toccò subito la terra.
Lì vicino c'era un grande albero con le braccia aperte, nudo senza nemmeno una foglia: si era addormentato così e dormiva ancora.
Il raggio di luce giocò un po' tra i suoi rami, carezzò le rughe del suo tronco, scivolò giù fin dove i piedi entravano nella terra, e gli disse: - Vecchio ciliegio, sveglia! Sono il primo raggio di sole, ho bucato la coperta di nuvole e ti ho portato la primavera! Sveglia, è l'ora! - Il vecchio viliegio continuava a dormire come se nulla fosse accaduto.
Primoraggio lo illuminò tutto e gli gridò: - Sei morto o sei vivo! Svegliati e guarda la nuvole rotte e il mondo che si riempie di luce!
Ma lui niente.
Allora Primoraggio fece un giretto nei dintorni del ciliegio a dare la bella notizia.
Ma tutt'intorno c'era un gran silenzio. Si avvicinò al ruscello, che di solito cantava, e lo trovò prigioniero di una lastra sottile ma dura come il vetro. Primoraggio scivolò su quel vetro e lo scaldò e pian piano fece anche lì un buco. Dal buco l'acqua uscì libera e si mise a scorrere ridendo con la sua voce d'argento.
Primoraggio entrò nell'acqua che rideva e fece il bagno, mandando scintille lucenti tutt'intorno.
Poi si arrampicò sul muro di un orto e visitò le crepe e i buchi. Da un buco si affacciò una lucertola ancora tutta fredda e si allungò al sole. Primoraggio la carezzò tutta e il cuore della lucertola cominciò a battere sempre più forte, e lei era contente perchè era ancora viva, anche se aveva fame.
Primoraggio passeggiò anche sulla terra: e da un buchino uscì una formica che lo salutò: - Ciao, era ora! - E subito si mise a camminare esplorando i sentieri delle foreste d'erba secca, in cerca di chissà che cosa.
Cammina cammina arrivò al vecchio ciliegio, che dormiva. Annusò i suoi piedi e cominciò a salire su per il tronco che pareva una montagna di rocce. Arrivò alla piaza centrale e da lì partivano le strade principali per ogni direzione. Si fermò un momento per decidere quale ramo prendere, poi imboccò la strada del cielo, un ramo lungo e diritto che portava al punto più alto. Si arrampicò veloce, salì più su e arrivò in cima, dove la strada finiva.
Si guardò intorno e vide tutto il cielo. Le pareva di essere un uccello.
Ed ecco che ad un tratto, mentre da lassù guardava il panorama, il cielo cambiò: la coperta grigia bucata da Primoraggio, fu bucata più in là da un altro raggio e poi da un altro e da un altro ancora. Come tante lance di fuoco, più di cento raggi fecero a pezzi la coperta grigia e le nuvole fuggivano.
E mentre fuggivano un piccolo pezzo di cielo azzurro cresceva sempre più: in poco tempo diventò così grande che ci passarono tutti i raggi del sole, e il mondo diventò tutta luce.
La formica restò per un momento incantata a guardare lo spettacolo ma subito tornò giù per il ramo: arrivata vicino al cuore del vecchio ciliegio, gli gridò con la sua vocina: - Su, dormiglione! Le formiche lavorano già. le lucertole si scaldano al sole! E' l'ora!
Il vecchio tronco sbadigliò: - Oh, chi mi fa il pizzicorino sulla pancia? - disse.
- Sono io, la formica, non mi riconosci?
- Ciao formicolina, che novità?
- Te l'ho già detto: la terra si scalda, il mondo si risveglia. E tu dormi ancora!
Il vecchio ciliegio faticava a svegliarsi, e la formica lo salutò: - A rivederci, vecchio amico, io vado a lavorare!
- Ciao - disse il ciliegio svegliandosi del tutto. In quel momento un dolce calore si sparse per tutto il suo corpo: nel tronco, nelle braccia, nei piedi.
- Bene, - sussurrò il vecchio ciliegio, - sono ancora vivo. Ricominciamo a lavorare -.
E cominciò."
[Mario Lodi, Bandiera]

Noah and The Whale - The First Day of Spring

Buon Inverno


La neve cade paradossale, ascolto Timshel e fingo di studiare. I tuoi occhi parlano per te.
Sospeso in un tempo insolito, dal nostro tavolo illuminato guardo
fuori e sembra inverno.
L'inverno é uno stato d'animo dove si sta più vicini per vincere il
freddo.
Ti tengo la mano e penso " Buon Inverno".
Per me può durare per sempre.

Mumford & Sons - Timshel
Bon Iver - Blood Bank