Buon Natale dalla ASCOM

Un pomeriggio come un'altro. Mangio una fetta di torta, mentre fuori dalla finestra gli operai si avvicendano nel trasformare un campo di grano in un alveare. La radio diffonde per la casa i comuni suoni di Fahreneit, e io mi siedo sul divano. Puff!! È arrivato già Natale! Mi sembra ieri che è iniziata la scuola... beh, meglio così in fondo.
Natale. Cosa vuol dire, per me, Natale? Vuol dire passeggiare per il Pavaglione mentre gli altoparlanti trasmettono le solite canzoncine? Vuol dire girare per il corso tra le luci e le il freddo pungente? Una volta la sentivo di più, "l'atmosfera natalizia": le luci, l'albero, i regali... boh sarà che gli anni passano, ma ora del natale sento più freddamente solo il lato religioso... A Natale sono tutti più buoni? Boh a me non sembra... e semmai, è solo una stupidissima idiozia borghese... Oppure la gente è vuota e spenta, e cerca di ingannarsi con squallidi alberelli e Babbi Natale Cleptomani che pendono dai balconi? Vedo luci e sento musichette dolci ed evocative, eppure la gente è quella di sempre.
Natale non è un panettone o un pacco sfavillante. Natale non è De Sica al cinema. Il Natale, quello vero, è una luce che si accende in noi. E che sta a noi alimentarlo, giorno per giorno.

Ho ripreso a leggere: sul comodino c'è Ninna Nanna di Chuck Palahnuck, che riletto è ancora meglio, e, chiusi, i rispettivi libri preferiti di due persone speciali: Veronika decide di morire, di Paulo Coelho, che è il preferito di Giovanni Allevi, e Patagonia Express di Luìs Sepùlveda, che è il preferito della mia Fefè... Sarà la nuova disposizione della mia stanza o una disposzione mia mentale, o ancora che per tv, tanto per cambiare, non c'è mai nulla, ma ho una voglia irrefrenabile di leggere!!

Gli operai sono ancora là a strolgare la terra e la ghiaia, e il cielo si imbrunisce...It's time to go.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ke bello...hai letto patagonia express!!..allora? ti è piaciuto?..ma quanto è bello sto blog! smack =*

Filippo ha detto...

no devo ancora leggerlo. e voglio prestarti ninna-nanna!