Pagine

Come solito mi alzo e apro la finestra. La campagna ed il cantiere sono ricoperti della stessa gelida brina. Sbatto un po' di yogurt in una tazza e mangio svogliatamente.
Freddo, Giorni pieni ma solo di un bagliore grigio, ed una gran voglia di tenerti vicino a me. "Noia" non è la parola giusta, ma è la prima che mi viene in mente.

La tavola di anatomia sulla copertina mi fissa, freddamente. Anche al tatto è freddo, il libro. Lo lancio sul comodino, mentre cerco di decidere quale sarà il prossimo libro che leggerò. Mi chiedo se la vita di Chuck Palahniuk, lo scrittore di Soffocare sia tanto piena di merda quanto quella dei suoi personaggi... una merda dilagante, che penetra il lettore nel profondo, libri che fanno schifo, ribrezzo, ma di cui non riesci a fare a meno. Ti attacchi come una sanguisuga finchè, esausto, lanci quel relitto di libro lontano, come se la lontananza fisica potesse cavarti dalla testa Victor e le sue pazzie.

Veronika decide di morire. Una bella copertina, cartonata. Con sopra un bel Van Gogh. Me lo rigiro tra le mani, soppesandolo prima con lo sguardo e poi con le mani. È caldo. Dal comodino mi fissa intraprendente come sempre Alberto Angela, sotto di lui brilluccica l'ultimo della serie Artemis Fowl.

L'11 novembre 1997, Veronika decise che era finalmente giunto il momento di uccidersi. Riordinò accuratamente la camera che aveva affittato presso un convento di suore, spense la stufa, si lavò i denti e si coricò.

No, decisamente non sono dell'umore. Meglio non infliggersi altro male. Meglio non farsi risucchiare anche in questo universo. I libri, quelli scritti bene, fanno sempre così. Non riesci a chiuderlo finchè ciò che vedi è la terza copertina. Poi svieni, stremato. Tutto quello che ti rimane è la successione dei fatti, qualche passaggio, nulla più. Poi devi rileggerlo. Dannato Palahniuk. Lui li scrive fin troppo bene i libri. Li leggi finché, oltre agli occhi, fanno male le braccia, le spalle, le articolazioni. Poi non svieni. Vorresti. Quella merda ti tormenta per ore, suscitandoti pensieri che non avresti mai pensato...

Se stai per metterti a leggere, evita.
Tra un paio di pagine vorrai essere da un'altra parte. Perciò lascia perdere. Vattene. Sparisci, finchè sei ancora intero.
Salvati.
Ci sarà pure qualcosa di meglio alla tv. Oppure,se proprio hai del tempo da buttare, che so, potresti iscriverti a un corso serale. Diventare un dottore. Così magari riesci a tirare su due soldi. Ti regali una cena fuori. Ti tingi i capelli.
Tanto, ringiovanire non ringiovanisci.
Quello che succede qui all'inizio ti farà incazzare. E poi sarà sempre peggio.

Avessi ascoltato... in più io li spreco i libri. Non li gusto. Come trangugiare una cioccolata calda in 7 secondi. E oltre a non gustarla, ti ustioni la gola. La verità è che leggo qualunque cosa pur di staccare la testa dalle mie beghe.

La verità è che in realtà quello che mi racconto sono solo cazzate, che di beghe non ne ho, me le invento per non pensarci. A lei. A te.
Perchè sono un idiota, e come solo un idiota può fare faccio proiezioni avanti di anni, mi pongo problemi che non si presenteranno mai, trascurando la realtà... la realtà è che ho una vita bellissima, e come ovvio, andrà sempre tutto bene. La verità è che tra qualche giorno ci vediamo. Punto. E chissenefrega di tutto il resto.

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